... "C’era una volta un giovane re che, disinteressato dagli affari di stato, si rifugiò in un mondo di favole".
Ma non tutte le favole hanno un lieto fine e il re Ludovico II di Baviera morì prematuramente all’età di 41 anni, dopo essere stato deposto dal trono per infermità mentale, senza aver realizzato tutti i suoi sogni. Suicidio, incidente, omicidio? Probabilmente resterà per sempre un mistero. Tuttavia prima di morire, il “re folle”, come veniva chiamato, lasciò alla Baviera un’eredità preziosissima: fece costruire tre meravigliosi castelli che da più di cent’anni fanno sognare le persone che li visitano: Neuschwanstein, Linderhof e Herrenchiemsee.
Il
viaggio inizia con la visita del castello di Hohenschwangau,
residenza del principe ereditario Massimiliano II e la principessa
Maria di Prussia , genitori di Ludovico II. Nelle sale di
questo castello di colore giallo si possono ammirare arredi,
quadri ed oggetti vari che testimoniano la storia delle dinastie
bavaresi. Il giovane Ludovico II trascorse tutta l’infanzia
e l’adolescenza nelle grandi sale e stanze di questo
castello fino all’età di 18 anni quando sale
al trono. Degna di attenzione è soprattutto la sua
camera da letto, riccamente decorata con affreschi raffiguranti
la storia di Tristano e Isotta, il soffitto è dipinto
con un cielo stellato: da questo si intuisce già l’indole
molto romantica del re.
E probabilmente nacque già allora il sogno di erigere lì accanto un nuovo castello tutto suo. Il sogno si realizzò nel 1869 quando iniziarono i lavori per la costruzione di Neuschwanstein.
Questo celebre castello dall’aspetto fiabesco sorge su un aspro promontorio, immerso in un bosco di alte conifere, inserito in uno splendido paesaggio montano. Sia l’esterno con le sue alte torri che le sale interne assomigliano più ad uno scenario teatrale che ad un luogo d’abitazione. Per ironia della sorta il re Ludovico ci visse effettivamente solo 102 giorni e la costruzione del castello non fu mai portata a termine.
In questo castello si respira un’atmosfera molto più romantica e fiabesca rispetto a quello dei genitori. Gli arredi sono sbalorditivi, ispirati alle opere più famose di Wagner. Si rimane particolarmente colpiti dalla sala del trono in stile bizantino, la stanza da letto con baldacchino in legno finemente intarsiato, la grotta artificiale e annesso piccolo giardino d’inverno con vista sulla pianura, la sala dei Cantori che venne utilizzata solo dopo la morte di Ludovico. La visita al castello si conclude con il piano inferiore dove si trova la cucina, ultra moderna per l’epoca, e dotata di tutte le attrezzature tecniche: acqua corrente fredda e calda, forno, spiedo automatico.
A poca distanza dal Castello si trova il ponte Marienbrücke, passerella a 92 metri d’altezza dove Ludovico II amava venire qui la sera ad osservare il suo castello illuminato dentro da migliaia di candele accese. In compenso oggi, dalla cima del ponte, si gode una vista davvero eccezionale sul paesaggio circostante e sui pittoreschi laghi che circondano la città di Füssen oltre ad avere una delle viste migliori del castello.
Nelle vicinanze del paese di Ettal si trova il Castello di Linderhof, l’unico portato a termine e dove Ludovico visse per diverso tempo. Questo castello è veramente incredibile: all’insegna del kitsch è il trionfo del barocco e del rococò, in omaggio a Versailles di cui il re Ludwig II era rimasto colpito durante un suo precedente soggiorno. Molto carine sono le stanzette rotonde color pastello, poste agli angoli del castello, e che servono di passaggio tra una zona e l’altra. La stanza più impressionante è la camera da letto, con un maestoso letto a baldacchino dai tendaggi blu di Prussica. Tutte le stanze sono decorate con dipinti della vita a corte di Luigi XIV di Francia che Ludovico II invidiava molto per il potere che lui non avrebbe mai posseduto nel suo paese.
Nel castello di Linderhof c’è anche una stanza per gli ospiti arredata con cura e con un pianoforte che aveva fatto realizzare apposta per l’amico Wagner, di cui il re era un fervente ammiratore e anche finanziatore. Purtroppo la storia racconta che Ludovico II non ricevette mai visite e che Wagner non mise mai i piedi nel castello!. Una visita quanto una meritata passeggiata meritano i giardini attorno alla residenza. Laghetti sparsi ovunque, dorate statue immerse nel verde, fiori e piante ornamentali erano quotidianamente ammirate dal re durante le sue passeggiate attorno al castello. Oggi lo sono da occhi di turisti venuti da ogni parte del mondo per carpire nel dettaglio la volontà del re nel vivere in un paradiso così fiabesco.
Ad Ettal sorge una famosa abbazia benedettina fondata nel 1330 dall’imperatore Ludovico il Bavaro. Il vasto complesso si distingue per la grande biblioteca barocca e per la sua chiesa, costituita da un impianto gotico rimaneggiato nel XVIII secolo; il coro e la facciata sono opera dell’italiano Enrico Zuccalli.
Sempre nelle immediate vicinanze dei paesi di Ettal e Garmisch-Partenkirchen troviamo il paese di Oberammengau, noto il tutto il mondo per la rappresentazione dei Misteri della Passione che si ripete ogni dieci anni. Il paese é circondato da una splendida cornice di monti e da bellissime case pitturate a tinte vivaci: alcune rappresentano delle fiabe celebri come Hansel e Gretel o Il Cappuccetto Rosso. Diventa un vero piacere fare una passeggiata tra le sue vie dove nei negozietti si vendono pregevoli figure scolpite nel legno dagli artigiani locali. D’obbligo una visita alla Wieskirche, chiesa trionfo del barocco bavarese inserita dall’UNESCO nel Patrimonio dell’Umanità.
A una settantina di chilometri da Monaco di Baviera e su un’isola nel lago Chiemsee sorge un altro castello voluto da Ludovico II: Herrenchiemsee, la copia quasi perfetta di Versailles. La costruzione dello Schloß Herrenchiemsee rimase in buona parte incompiuta per mancanza di fondi: soltanto una ventina delle 70 stanze furono portate a termine. Impressionante e’ il Salone delle Scale, la camera da letto ricca di decorazioni sfarzose e la spettacolare galleria degli specchi lunga 75 metri: pare che Ludwig la sera facesse accendere le 2300 candele che la illuminano per passeggiarvi tutto solo. Da segnalare la stanza da bagno con una magnifica piscina costruita in marmo. Purtroppo il re non ebbe il tempo di godersi molto il castello; infatti visse a Herrenchiemsee soltanto 10 giorni, prima di morire in circostanze mai chiarite.
Nelle immediate vicinanze del castello si trova la Fraueninsel, deliziosa isoletta che ospita un convento benedettino fondato nel 762. Nascoste tra gli alberi, le pittoresche casette dei pescatori con i loro giardini fioriti infondono al paesaggio un senso di vera pace.
Termina con questi sguardi rapiti dai molteplici colori il mio viaggio nella patria natale del re Ludovico II, un soggiorno passato ad ammirare diverse sue residenze, specchio della grande inclinazione all’arte ed architettura che egli stesso nutriva. Un personaggio singolare, più volte discusso della storia Bavarese ma senza dubbio infelice come essi stesso si dichiarava.
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